Monreale – Sconforto, incredulità, lacrime, angoscia. Monreale ancora non si è svegliata da quello che sembra un grande incubo. E, molto probabilmente, non lo farà nemmeno domani, il giorno in cui Masino, Salvo e Andrea saranno portati davanti al Cristo Pantocratore per l’ultimo saluto. Si prevede una folla immensa, perché Masino, Salvo e Andrea sono figli di tutti. Sono figli nostri, di Monreale, e tutti li piangiamo come figli, volati via in circostanze assurde.
Quella di domani mattina al Duomo di Monreale non sarà una semplice cerimonia d’addio, perché i tre ragazzi continueranno a vivere nei cuori di tutti e non ci sarà più una festa del SS. Crocifisso che non li ricordi.

Per domani, la maggior parte delle attività commerciali di Monreale non aprirà o resterà chiusa durante le ore delle esequie. Un chiaro segnale. Monreale non meritava che tre dei suoi figli pagassero un così alto prezzo, imposto da questa società sempre più meschina e individualista, che guarda solo alle apparenze. Non possiamo che esprimere parole di rabbia e sconforto.
Monreale dovrà certamente rialzarsi un giorno e la vita tornerà a scorrere, ma di sicuro Masino, Salvo e Andrea non possono e non devono essere dimenticati. I nomi di questi tre angeli, che ora brillano tra le stelle più belle del firmamento, riecheggeranno negli anni, nel ricordo. Perché tutto questo non accada mai più.
Passato il momento del lutto e del dolore, però, chi di dovere, al di là delle responsabilità penali degli esecutori materiali del folle gesto, dovrà interrogarsi. Queste tre morti potevano essere evitate? È presto per dirlo. Il lutto non è ancora passato, ma chi ha delle responsabilità dovrebbe iniziare a chiedere scusa. Monreale intanto piange…