L’Assemblea Territoriale Idrica di Palermo, presieduta dal sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, assieme ai Sindaci della Città Metropolitana di Palermo, ha approvato la nuova articolazione tariffaria proposta di concerto dalla Segreteria Tecnica Amministrativa dell’ATI con l’AMAP, Gestore Unico dell’ATO Idrico di Palermo. Il Comune di Monreale, rappresentato da Arcidiacono, ha votato contro tale proposta.
La proposta tariffaria, elaborata secondo il sistema definito dall’Ente di regolazione nazionale ARERA, mira a garantire, secondo una nota, un’equa distribuzione dei costi e un servizio efficiente su tutto il territorio gestito.

Al fine di gravare al minino sull’utenza, è stata effettuata una modulazione dell’adeguamento dei corrispettivi nel primo biennio (2024 – 2025), con un incremento di circa il 7%/anno, pur avendo l’Amap subìto un repentino aumento dei costi dell’energia e dovendo registrare un considerevole incremento del volume degli investimenti anche in previsione, entro il 2026, dell’ampliamento sino a 60 Comuni da gestire rispetto agli attuali 48.
L’articolazione tariffaria approvata si colloca, in termini di spesa annua che di tariffa unitaria, al di sotto sia della media nazionale (-9%), che di quella applicata nel Sud Italia (-10%), ed è decisamente inferiore di quella applicata nel centro Italia (-30%), con un incremento medio del 5,97 %/anno, inferiore a quello già registrato mediamente in Italia nel precedente periodo (6,25 %/anno).
L’ATI Palermo e le strutture di controllo a ciò preposte vigileranno sull’operato di AMAP per garantire la piena attuazione del Piano degli Investimenti ed il conseguente miglioramento dei servizi. AMAP, dal canto suo, continuerà nell’impegno sino ad ora profuso nell’aumentare efficienza e competitività sul mercato, anche al fine di garantire la massima partecipazione ai bandi per l’assegnazione di nuovi fondi pubblici mirati alla realizzazione di ulteriori infrastrutture.
Le dinamiche legate agli impegni per le varie linee di finanziamento pubblico (oltre 151 M€ già assegnati), in particolare quelle del PNRR, hanno reso urgente la disponibilità di significative risorse per avviare le attività connesse agli appalti degli interventi finanziati. L’emergenza idrica di questo periodo ha, peraltro, imposto un atto di alta responsabilità mirato all’approvazione di un Piano degli Investimenti che mira, più del passato, a superare criticità infrastrutturali storiche che altrimenti non verrebbero mai superate, compromettendo il miglioramento nei servizi. È il passaggio preliminare a tutto ciò era proprio l’approvazione del nuovo piano tariffario.
Come detto, il Comune di Monreale ha espresso voto contrario alla adozione del piano tariffario proposto da Arera. “Non si avranno aumenti per tutti i cittadini – aggiunge a Monrealelive Arcidiacono – Ma ci sarà un sistema per cui chi userà meno risorsa idrica avrà agevolazioni rispetto a chi userà più acqua”.