Monreale, 19 ottobre 2017 – La Sicilia si conferma la regione italiana con il numero più elevato di strutture extralberghiere secondo i dati forniti dall’Osservatorio sul turismo delle isole europee nel corso della presentazione della Borsa del turismo extra alberghiero, evento ideato e organizzato a Palermo da Daniela Giardina, presidente dall’associazione italiana gestori ospitalità e ricettività diffusa in Sicilia e da Confesercenti Sicilia.
Oggi a Monreale un brulicare di buyers e sellers ha invaso la Sala Novelli del complesso monumentale Guglielmo II. Un incontro tra operatori del settore extralberghiero siciliano con investitori internazionali provenienti da America, Francia, Ucraina, Olanda, Israele, Russia e Germania. La Borsa del Turismo Extralberghiero è stata sostenuta dall’Assessorato regionale al Turismo, dal comune di Monreale e dall’arcidiocesi di Monreale. All’evento di scambio hanno partecipato anche diverse strutture di Monreale. Una tre giorni dedicata al comparto dell’ospitalità complementare a quella classica alberghiera. Ieri nel corso di un convegno sono stati presentati i dati dell’osservatorio del Turismo e delle isole europee che misurano l’impatto del turismo extralberghiero nell’economia della porzione insulare del mediterraneo. Questa mattina a Monreale è stato dato spazio agli incontri be to be. Domani nel corso di un educational tour i buyer internazionali verranno guidati lungo i percorsi degli itinerari Unesco della Palermo Araba Normanna.

«Quella di oggi è la seconda edizione di questa iniziativa – afferma Salvo Basile, coordinatore regionale Assoturismo -. Stiamo facendo incontrare 24 buyers internazionali di 24 nazioni con il gestori di strutture extralberghiere. L’obiettivo è far conoscere l’offerta ricettiva complementare a quella alberghiera congiuntamente alla valorizzazione dei fattori di attrazione che caratterizzano il nostro patrimonio, in particolare i siti UNESCO». Ben 120 strutture hanno aderito alla borsa. «Un appuntamento che speriamo possa essere messo in calendario con cadenza annuale e che possa rientrare nel piano turistico regionale. Le presenze sono andate oltre le nostre aspettative».