Riportiamo un post di Luigi Gullo sulla pagina dell’ex giornale Filodiretto.
CHI SONO I RESPONSABILI DELLA (MANCANZA DI) SICUREZZA A MONREALE? I CITTADINI HANNO IL DIRITTO DI SAPERE
Nel 2020 a Monreale un giovane ventenne di Pioppo viene massacrato alla fermata dell’autobus dal fratello e dal padre della ragazza che sarebbe stata molestata nella vettura. Allora, come oggi, sono scesi in piazza amministratori, associazioni, parrocchie, è stato indetto un consiglio comunale apposito. E poi? Il niente.

Monreale la sera è terra di nessuno. Di notte ci sono state addirittura spaccate nei negozi. Cosa è stato fatto per garantire la sicurezza del territorio? Addirittura ladri di moto vengono da Palermo senza incontrare ostacoli se non in ragazzi che si sostituiscono alle forze dell’ordine.
Mi trovo a vivere la tragedia che ha investito Monreale a migliaia di chilometri di distanza, da Singapore, una città-stato nella quale la criminalità è quasi inesistente. E pensare che nel mio paese si possa arrivare a vivere simili efferatezze mi fa ancora più male.
Seguendo, con molta attenzione, i vari articoli delle testate giornalistiche e i post su FB, la mia amarezza è andata crescendo al pari della mia rabbia, ma anche della mia disillusione. Perché se, dopo tanti episodi criminali consumatisi nel paese, dopo fiaccolate e grida istituzionali di protesta e sgomento, non ha fatto seguito finora alcun intervento, non vedo perché debba aspettarmi qualcosa di diverso in futuro. Non m’illudo più.
Mi sono ritrovato a leggere quasi esclusivamente analisi sulla deriva della società e di una parte dei giovani in particolare. Questo è solo un aspetto della questione, certamente fondamentale, che andrà trattato a lungo e che potrà dare (forse) risultati nei prossimi decenni, e che chiama in causa soprattutto le istituzioni a livello nazionale e regionale. Ma vogliamo fermarci ad invocare solamente interventi socio-culturali? Perché non parlare delle responsabilità di chi deve garantire il controllo del paese?
La SICUREZZA di un paese è uno dei primi obiettivi che un’amministrazione comunale si deve porre.
Senza puntare il dito contro nessuno, senza chiedere le dimissioni di amministratori o di esponenti delle forze di polizia, non è forse un DIRITTO dei cittadini sapere cosa è stato fatto in questi anni per garantire la sicurezza del paese?
Assisto basito al consiglio comunale straordinario dove maggioranza e opposizione si chiedono come intervenire. Solo oggi lo chiedono? E a chi lo chiedono questi amministratori navigati?
Perché nessuno pretende di sapere da loro come hanno affrontato in questi anni il problema della sicurezza in paese? Non sarebbe stata obbligatoria, durante il primo sabato sera antecedente la festa del 3 maggio, la presenza di una pattuglia di carabinieri o della polizia municipale?Ripeto, non voglio accusare né i carabinieri né gli amministratori locali, perché probabilmente si trovano ad avere le armi spuntate (carenza di personale, di denaro per pagare gli straordinari notturni, che altro?). Ma loro DEVONO alla città delle risposte. DEVONO spiegare perché non c’era una pattuglia di carabinieri o di polizia municipale quel sabato notte. DEVONO spiegare quali sono gli interventi che hanno posto in essere in questi anni sulla questione sicurezza. DEVONO soprattutto chiarire se hanno fatto di tutto e di più per affrontare la questione o se invece l’hanno trascurata, considerandola di secondo piano. DEVE essere chiaro a noi cittadini chi è o chi sono i responsabili della mancanza di sicurezza a Monreale.
E mi amareggia assistere al fatto che quasi nessuno dei cittadini monrealesi sui social (non tutti a dire il vero) abbia posto questi quesiti, addossando le colpe di questa tragedia solamente alla società e alle famiglie dei criminali, o che oggi lamenti l’assenza delle cariche istituzionali metropolitane e regionali ai funerali. Di passerelle ne vediamo fin troppe.
Luigi Gullo