Il prossimo 6 luglio, dalle 7 alle 22, i residenti delle contrade monrealesi di Dammusi, Signora, Ginestra, Bommarito e Traversa saranno chiamati alle urne per un referendum consultivo sul riordino dei confini comunali. La consultazione, indetta dal sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono, rappresenta il culmine di un lungo percorso promosso dal Comitato per il riordino dei confini. L’obiettivo del comitato è l’annessione delle cinque contrade al comune di San Giuseppe Jato, data la maggiore vicinanza geografica a quest’ultimo.
Il quesito referendario e il quorum necessario
Il quesito referendario che i cittadini troveranno sulla scheda è il seguente: «Volete che le borgate corrispondenti al territorio delle ex contrade di Dammusi, Signora, Bommarito, Ginestra e Traversa (fogli mappali nn. 67-73-74-75-83) per complessivi Ha 2.154,88 dell’intero territorio comunale ad oggi appartenenti al Comune di Monreale, si aggreghino secondo le indicazioni del progetto di nuova delimitazione territoriale al Comune di San Giuseppe Jato?». Per la validità della consultazione, è necessaria la partecipazione di almeno la metà più uno degli aventi diritto al voto, stimati in circa 160 residenti.
La battaglia legale per definire i partecipanti al voto

La definizione dei partecipanti al voto è stata oggetto di un contenzioso legale. Nell’agosto 2021, l’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali aveva stabilito che la consultazione dovesse estendersi all’intera popolazione dei comuni di Monreale e San Giuseppe Jato. Questa decisione è stata poi ribaltata nel marzo 2022 dal CGA, che ha accolto il ricorso del Comitato civico promotore del referendum, assistito dagli avvocati Francesco Miceli e Luciano Romeo, limitando il diritto di voto ai soli residenti delle cinque contrade interessate. Il ricorso del Comune di Monreale contro tale decisione è stato invece respinto.
Le implicazioni territoriali del referendum
Un’eventuale vittoria del “sì”, con il raggiungimento del quorum, comporterebbe l’annessione al comune di San Giuseppe Jato di un’area di 2.154,88 ettari, corrispondente a circa il 4% dell’attuale territorio di Monreale. Lo studio che ha definito i confini delle aree interessate è stato redatto nel 2013 dall’ingegnere Giuseppe Macaluso e dall’architetto Raffaele Basile, su incarico a titolo gratuito dell’allora sindaco di San Giuseppe Jato, Davide Licari. Il 6 luglio si deciderà dunque il futuro amministrativo e territoriale di queste cinque contrade, al termine di un percorso complesso e partecipato.