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Caos bollette AMAP, chiesto Consiglio comunale: “Nelle fatture anche la depurazione illegittima per Pioppo”

A Monreale e nelle sue frazioni è esplosa la polemica riguardo le ultime fatture emesse da AMAP, la società che sta per gestire il servizio idrico. Numerosi cittadini hanno ricevuto bollette con importi ritenuti eccessivi, scatenando un’ondata di proteste che ha spinto l’amministrazione comunale a fornire rassicurazioni, le quali, tuttavia, non sono state sufficienti a placare gli animi.

Fatture anomale e la richiesta di un tavolo tecnico

Il malcontento generale ha ora raggiunto anche le aule della politica locale. La Seconda commissione consiliare, riunitasi per discutere della vicenda, ha formalmente richiesto la convocazione di una seduta del consiglio comunale con un punto all’ordine del giorno dedicato esclusivamente a questo problema. I consiglieri chiedono inoltre l’istituzione di un tavolo di concertazione per fare chiarezza. All’incontro dovrebbero partecipare figure chiave come il dirigente della Ragioneria comunale, Dott. Bevilacqua, e il Direttore Generale di AMAP, l’Ing. Sciortino, per analizzare le cause delle somme “gonfiate” e della richiesta di un deposito cauzionale che ha pesato sulle fatture.

L’illegittimità dei canoni di depurazione a Pioppo

Ad aggravare la situazione si aggiunge un’ulteriore criticità sollevata dal consigliere comunale Giuseppe Lo Coco. Quest’ultimo ha denunciato un grave errore da parte della partecipata: l’addebito dei canoni di depurazione agli utenti della frazione di Pioppo. Tale addebito risulta illegittimo alla luce della Sentenza della Corte Costituzionale n. 335 del 2008. La sentenza stabilisce chiaramente che la quota della tariffa per il servizio di depurazione non è dovuta se l’utenza non è servita da impianti di depurazione centralizzati o se questi sono inattivi, come nel caso specifico della frazione.

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