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Parlano gli indagati della strage di Monreale, “Siamo stati provocati”

Mattias Conti, Salvatore Calvaruso e Salvatore Acquisto, indagati per la strage di Monreale del 27 aprile, affermano di essere stati provocati. Secondo la loro versione, la lite, che ha portato alla morte di Salvatore Turdo, Andrea Miceli e Massimo Pirozzo, era conclusa e il gruppo si stava allontanando. L’aggressione a uno di loro, scaraventato a terra dal motorino, avrebbe scatenato la reazione violenta.

La difesa degli indagati sottolinea la frammentarietà delle testimonianze e la confusione sulla dinamica della sparatoria. Alcuni testimoni parlano di due uomini armati che sparavano simultaneamente, altri di colpi esplosi in due momenti distinti, dopo la caduta del motorino. La ricostruzione precisa dei fatti risulta quindi ancora complessa.

La Procura, al contrario, ritiene che i tre siano tornati sul luogo della lite con l’intenzione di vendicarsi. Le immagini delle telecamere di sorveglianza mostrerebbero Calvaruso e Conti sparare una ventina di colpi, mentre Acquisto li attendeva a bordo di una moto. Per l’accusa, si tratterebbe di un’azione premedidata e non di una reazione a una provocazione.

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